Fonte: Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 30/09/2018
Il mercato chiede circa 200 nuovi posti di lavori nei prossimi due anni. L’8 Ottobre saranno 15 le persone che parteciperanno al primo percorso formativo (250 ore tra teoria e pratica). La scuola intitolata a Don Zelio Vagaggini e alla Famiglia Arnetoli
E’ stata presentata ieri, Sabato 29 Settembre, la Scuola di Pelletteria di Piancastagnaio, recentemente costituita dall’Associazione Attività Produttive di Piancastagnaio in collaborazione con l’Alta Scuola di Pelletteria di Scandicci, voluta e sostenuta anche finanziariamente dall’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio che ha creduto nel progetto dopo un lungo lavoro svolto all’interno dell’iniziativa comunale Amministrazione Partecipata (gruppi di cittadini, coordinati dalla stessa Amministrazione, per proporre e realizzare idee e progetti di interesse collettivo.
Sede della presentazione, la Filiale locale di Banca TEMa BCC- Banca Terre Etrusche e di Maremma Credito Cooperativo – alla presenza del Direttore Generale della Banca, dott. Fabio Becherini, il Direttore, Dott. Francesco Culicchi, i dipendenti della Filiale (Elisa Fusi, Romina Pallozzi, Marco Fontani), l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Piancastagnaio, dott. Franco Capocchi, il Consigliere Comunale Enzo Piccini e parte dei soci dell’Associazione Attività Produttive, tra cui il responsabile Elvio Fè.
L’incontro a circa una settimana dal primo corso di formazione (ne seguirà subito un altro), che inizierà il prossimo 8 di Ottobre, che andrà a creare la figura di “addetto banco pelletteria” e che si terrà a Piancastagnaio. Il corso è gratuito e avrà una durata di 250 ore distribuite in sei settimane, alternando lezioni teoriche e pratiche svolte da personale altamente qualificato. Si tratta di un percorso formativo rivolto a “giovani e persone in cerca di occupazione da inserire, a fine corso, nel mondo del lavoro” realizzato, oltre a quelle suddette, anche con quella instaurata con Adecco, la nota agenzia multinazionale di selezione del personale.
Una scelta non casuale, quella del luogo della presentazione della Scuola di Pelletteria, in quanto, Banca TEMa, partner e punto di riferimento del progetto formativo, ha messo a disposizione anche gli appositi spazi dedicati all’interno della filiale, creati appositamente per incontri e attività di formazione per la parte teorica, mentre la pratica del corso sarà svolta direttamente nel laboratorio dell’associazione in Loc. San Martino.
L’incontro è stato introdotto e moderato dal Direttore della Filialòe Francesco Culicchi:
«Per Banca TEMa e anche per me, come Direttore della filiale di Piancastagnaio, è un giorno importante; per questo territorio l’apertura di una scuola di pelletteria credo sia motivo di orgoglio – ha commentato subito Culicchi con soddisfazione ma anche con un pizzico di piacevole emozione – Se le più grandi firme del settore, come Gucci, Prada e Céline, hanno deciso di investire su questo territorio, è sicuramente motivo importante per la nostra banca e, altrettanto, lo è per la gente e le imprese non solo di Piancastagnaio ma anche del comprensorio, visto l’indotto che questo settore ha sviluppato. Anche per questo motivo è significativa oggi la presenza del Direttore Generale Banca TEMa, il dottor Fabio Becherini, a testimonianza di come il nostro istituto conferma la propria vicinanza e attenzione a questo territorio nel suo insieme.»
A largo raggio l’intervento del Direttore Generale, dott. Fabio Becherini Banca TEMa, anch’egli visibilmente soddisfatto del progetto Scuola Pelletteria, considerato motivo non solo di crescita ma anche testimonianza di una storia imprenditoriale, capace di sviluppare lavoro e poli artiginali-industriali privati in un territorio “frizzante di iniziative” e quella della scuola è da considerare fra queste, che la Banca vuole sostenere con convinzione in quanto rientrante pienamente tra i suoi obiettivi, ovvero assistere sul piano economico imprese e persone ed essere presenti nel tessuto sociale facilitando le iniziative.«Quella di oggi è sicuramente un’occasione importante per Piancastagnaio ma lo è anche per Banca TEMa – le prime parole del Direttore Becherini – . Credo sia anche un momento di coerenza dove il nostro istituto dimostra come sia possibile fare banca di territorio ed essere dunque vicini alle necessità di imprese e persone, diversamente a quelle tradizionali. D’altronde, anche l’organizzazione di questa filiale di Piancastagnaio, inaugurata pochissimi anni fa, lo dimostra nella sua funzionale concezione, che permette un’ottima operatività interna, con appositi spazi interni disponibili per riunioni e per formazione, simbolo concreto di apertura verso l’esterno, associazioni, imprese e attività di volontariato e,come in questo caso, per attività di formazione professionale.»
Il Direttore Generale ha ripercorso brevemente la nascita di Banca TEMa, inquadrando anche l’iniziativa della Scuola di Pelletteria, in un contesto favorevole per l’isituto che vuole dare sostegno e riconoscimento a iniziative che valorizzino le aree di competenza.
«Quelli a disposizione, sono strumenti e ricchezze che il territorio può esprimere, grazie al fatto che la nostra banca si è consolidata nel tempo, anche grazie al coraggio di fare scelte importanti – ricorda Becherini – . Dobbiamo ricordarci che qui oggi siamo Banca TEMa, ma, fino a poco fa, meno di due anni, eravamo Credito Cooperativo di Pitigliano. Oggi possiamo dire che il nostro progetto funziona; ha consentito tre banche più piccole, sicuramente integrate nel territorio ma non più così robuste da affrontare in questo periodo i cambiamenti e la crisi economica. Il tutto con una serie di investimenti, Banca TEMa ha oggi un patrimonio che supera i 100 milioni di Euro, 32 filiali e oggi è riuscita ad ammortizzare bene la situazione in un contesto molto ben strutturato. Questa nostra di organizzazione ci ha permesso di affrontare in maniera più adeguata una situazione del settore complessa; basti immaginare che, fino a pochi anni, fa c’erano in Toscana 37 banche mentre, oggi, sono 14 grandi BCC. Una situazione di cambiamento che ha coinvolto comunque l’intero territorio nazionale. La sfida vera era dunque quella di fare una Banca più grande, più strutturata ma rimanere, come tradizione, vicini al territorio, alle popolazioni e alle attività produttive, sempre con una gestione personalizzata e coerente.»
Poi, il riferimento più esplicito al territorio di Piancastagnaio e all’iniziativa.
«Questo è un distretto che personalmente apprezziamo in maniera particolare. Quello di Piancastagnaio, con la pelletteria e le altre imprese, ci dà molte soddisfazioni – ha sottolineato il D.G. Banca di TEMa – . Lo dico con particolare piacere perché, rispetto ad altre zone dove è presente la Banca TEMa e il mercato vive prevalentemente di agricoltura e di turismo, qui è una delle poche aree dove il polo industriale, manifatturiero e artigianale è vivo e continua a darci soddisfazione anche perché sono settori che comunque conservano, migliorano e adeguano una tradizione che si perderebbe.
La Scuola di pelletteria consente dunque di ripercorrere la storia di questi territori, di prendere quelle esperienze accumulate nei decenni e trasmetterle alle nuove generazioni attraverso cicli formativi adeguati alle richieste del mercato: un investimento sul futuro importante. Se i grandi marchi continuano a investire e a impegnarsi su questi territori non vicini alle grandi vie di comunicazione rispetto agli altri distretti di pelletteria, è perché qui c’è tanta operosità, laboriosità ed esperienza: punti di forza essenziali che la Scuola saprà ben conservare, migliorare e valorizzare.»
A conclusione del suo intervento, il D.G. Becherini ha voluto riconoscere l’importante lavoro del personale della filiale di Piancastagnaio, punto di riferimento importante per il gruppo bancario:
«Come Banca, anche noi, abbiamo fatto lo stesso; il nostro personale è un personale giovane e crediamo ci consentirà, come la Scuola di pelletteria, di proseguire un’antica tradizione pur in una chiave moderna con risultati che, indubbiamente, già possiamo constatare – ha detto con convinzione Becherini – . La mia presenza, che rappresenta anche l’esecutivo della Banca, è testimonianza della politica imprenditoriale di un Consiglio di Amministrazione che ha deciso di investire molto. Stiamo lanciando una serie di iniziative anche in altri settori, seguendo il nostro obiettivo che è quello che per ogni zona della Banca, vogliamo avere un’offerta molto personalizzata, pur coscienti delle dimensioni e delle tipologie di un territorio che si estende dal mare alla Maremma, dall’Alta Tuscia all’Amiata.»
«Questa filiale, grazie al lavoro di tutti, coordinato dal Direttore Francesco Culicchi, è cresciuta con numeri inaspettati con un apprezzamento giornaliero da parte della clientela. La differenza nel’offerta la fa la qualità del servizio con la presenza e l’attenzione costante che permette la soluzione ai problemi. Con questo atteggiamento riusciamo a valutare al meglio le richieste e le eventuali difficoltà dei nostri clienti, superando il mero concetto di valutazione “rating”, mettendo al centro la persona sotto ogni suo aspetto. Così come questa scuola in fondo vuol fare, dando spazio al futuro pellettiere, alla sua manualità, inventiva e capacità. Dunque – ha concluso il D.G. di Banca TEMa – per noi è un giorno importante perché stiamo facendo esattamente quel che è il nostro principale obiettivo: assistere sul piano economico, essere presenti nel tessuto sociale e facilitare le iniziative.»
Durante la presentazione, non sono mancati gli interventi dei diretti protagonisti, tra cui quello di Elvio Fe’, commercialista, tra i responsabili e i soci fondatori dell’Associazione Attività Produttive e dell’omonimo gruppo di lavoro del Comune Amministrazione Partecipata.
«Partendo dall’esperienza dei nostri primi pellettieri, che furono alunni del primo corso di pelletteria realizzato a Piancastagnaio grazie all’impegno di Don Zelio Vagaggini e della famiglia Arnetoli, ci è venuto in mente di fare questa iniziativa – ha ricordato brevemente i motivi della nascita della Scuola il Fe’ – . I nostri artigiani sono bravissimi come sono all’avanguardia le nostre pelletterie ma, quel che mancava, era il trasmettere quel che è stato imparato alle nuove generazioni. La Scuola di pelletteria nasce principalmente per due motivi: trasmettere la conoscenza e l’esperienza ai giovani e recuperare o immettere sul mercato del lavoro le generazioni che, colpite da varie crisi, hanno dovuto abbandonare il proprio lavoro e non sono riconvertibili.»
«Stiamo dunque partendo con i primi corsi; per questo ringraziamo Banca TEMa per quel che ci ha messo e ci metterà a disposizione e il Comune di Piancastagnaio che ha investito forti risorse nel progetto. Il nostro gruppo di volontari, sta facendo questo tipo di lavoro da circa due anni e mezzo: sono già stati contattati gli insegnanti e ci sono gli iscritti dopo le selezioni fatte – ha continuato Elvio Fe’ – . Partiamo l’8 di Ottobre con il primo corso di formazione a cui ne seguirà subito un altro. In prospettiva dovrebbero essere tre o quattro cicli di formazione all’anno e dovremmo introdurre nel mondo del lavoro circa 60 persone all’anno a costi, per l’economia della zona, quasi azzerati proprio grazie all’intervento del Comune e agli altri fondi che provvederemo a reperire.»
«Tutto questo ci dice che quando ci vengono a dire che le cose non si possono fare per mancanza di risorse, si tratta di una grossa bugia perché le risorse sono nella nostra mente; se le risorse sono sviluppate con intelligenza, si trovano i mezzi, l’importante è avere l’idea, svilupparla, programmarla, metterla in pratica e cercare i mezzi – ha voluto ancora sottolineare – . E’ vero che all’inizio la Scuola costa ma se con l’investimento che ha fatto il Comune, con gli altri mezzi economici che troveremo riusciamo a sfornare 60 persone che direttamente vengono immessi in un’azienda dopo una formazione minima di sicurezza, una formazione minima di pronto soccorso e una formazione pratica inerente il lavoro che si svolge all’interno di una pelletteria, si capisce bene che per un’azienda significa risparmiare tre, quattro mese di paghe a vuoto. Una iniziativa importante per tutti, sia per i giovani che per i meno giovani, anche perché abbiamo visto che tra le domande, quelli che sono in maggioranza sono i meno giovani perché, oggi, è facile perdere lavoro ma è difficile ritrovarlo.»
«La scuola di pelletteria – ha concluso Elvio Fe’ – sarà intitolata a Don Zelio Vagaggini e agli Arnetoli che poi sono le due persone che hanno fatto in modo tale di portare la pelletteria a Piancastagnaio proprio attraverso una prima scuola nei primi anni ‘60.»
Guido Guidotti, tra i primi pellettieri protagonisti dell’evoluzione del settore a Piancastagnaio e anche in aree limitrofe, ha sottolineato il supporto di Adecco: «La collaborazione con l’Agenzia Adecco è stata di notevole importanza. Abbiamo visitato assieme tutte le aziende di Piancastagnaio per conoscere le loro problematiche e le necessità, tenendo ben presente che il tessuto imprenditoriale è costituito non solo da aziende di grandi dimensioni ma anche da più piccole, quest’ultime ancor più da sostenere. Con Adecco si è compilata un’apposita relazione che abbiamo valutato con attenzione e che ci ha fornito un’idea chiara dei fabbisogni. Uno di questi è la necessità di personale, calcolato in circa 200 persone da assumere in due anni già formate.»
Franco Capocchi, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Piancastagnaio ha voluto sottolineare come i docenti “maestri pellettieri” siano di Piancastagnaio e l’importanza della loro appartenenza al terriotrio in termini di esperienza e affettivo veros un settore che li ha visti protagonisti sin dai primi anni ’60: «Un aspetto molto positivo di questa scuola è che il corpo insegnanti ce lo ritroviamo in Piancastagnaio ed è costituito da veri e propri “Maestri pellettieri” che, pur in pensione, hanno risposto con grande entusiasmo all’iniziativa dando grande disponibilità – ha detto Capocchi – . Soprattutto è un corpo insegnante altamente qualificato, con alle spalle almeno 40 anni di esperienza in pelletteria con una forte motivazione e volontà a trasmettere le proprie conoscenze alle nuove generazioni.»
Infine, l’intervento di Gabriele Tosti, anch’egli socio dell’Associazione Attività Produttive, ha fatto presente come la Scuola di Pelletteria sia una delle iniziative previste: «Questo è solo il primo progetto di cui si occuperá l’associazione. Abbiamo dato la priorità alla pelletteria essendo l’attività imprenditoriale prevalente a Piancastagnaio ma, appena questa sarà iniziata e consolidata, l’Associazione si dedicherà sotto l’aspetto formativo anche alle altre realtà produttive del territorio.»
Dunque una giornata significativa quella di ieri a Piancastagnaio. Ora si passa all’azione concreta della Scuola col primo dei corsi dedicati al settore manifatturiero della pelletteria che, da 55 anni presente a Piancastagnaio, ha scritto già una storia più che paragonabile a quella mineraria per l’incidenza economica e finanziaria che contraddistingue il centro amiatino. Una storia che nasce da lontano, dalla grande operosità e manualità che, da sempre, contraddistingue i pianesi, del resto già nota ancor prima coi “ciabattini” che riparavano o realizzavano scarpe o scarponi da lavoro in pelle, per quel duro lavoro della miniera, dei campi e del bosco montano, che ha caratterizzato buona parte delle popolazioni dell’Amiata. E, di tutto questo, è emotivamente gioioso scriverne e averne osservato, studiato e vissuto origini ed evoluzioni.